OpenOffice.Org

QUALE VUOI OGGI?

ovvero come scegliere una distribuzione Linux

Andiamo ora ad analizzare i diversi tipi di distribuzioni e cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche che le distinguono.

Ne esistono pressappoco un centinaio, ovviamente non è scopo di questa guida presentarvele tutte, anche perché molte di esse nascono da progetti privati di singoli utenti e finiscono col morire in breve tempo. Quelle che saranno presentate di seguito sono quelle più diffuse e largamente usate. Non è possibile indicarvi quale sia la “migliore” fra di esse, visto che è un aspetto puramente “soggettivo” . Si intende invece fare una panoramica su tutte quante per lasciare libera scelta a ognuno di voi di poter scegliere quella che fa più al suo caso. La cosa importante è scegliere il software libero e cercare di capire che non c'è nulla di difficile nell'usarlo.

APPROFONDIMENTI


DistroWatch

http://www.distrowatch.com/- Sito con notevole raccolta di informazioni e schede sulle distribuzioni

Slackware - http://www.slackware.com

Nasce nel 1992, da Patrick Volkerding. È stata la prima distribuzione Linux, ”la pioniera” in questo contesto. È una distribuzione molto “spartana”, nel senso che chi la gestisce non ama riempirla di inutili fronzoli, come posso essere delle interfacce grafiche per la configurazione del sistema o dell'installazione. L'installazione è testuale, sullo stile della vecchia grafica su terminale che un tempo era il pane quotidiano per gli utenti. Per questo motivo è considerata una distribuzione difficile, “non per tutti”. Sicuramente un “novizio” di Linux avrà diverse difficoltà nel cimentarsi con questa distribuzione, soprattutto se è completamente a digiuno di shell, ed è abituato alle configurazioni con interfacce grafiche.

I pacchetti di installazione sono .tgz, ed è l'unica fra quelle che vedremo che usa questo tipo di binario.

Questa distribuzione è aggiornabile online, nel senso che esistono degli strumenti appositi che permettono di installare ed aggiornare direttamente dalla rete il vostro sistema operativo, o semplicemente un singolo applicativo di cui volere fare l'aggiornamento. Questi strumenti sono in primis, Swaret e Dropline.

L'ultima versione disponibile, al momento, è la 9.1 e si divide in due CD. In questi CD troverete tutto quello che può esservi utile per diventare subito produttivi, e molto altro.

Debian - http://www.debian.org

Nasce nel 1993, da Ian Murdock. È la prima distribuzione a uscire , in termini di tempo, dopo Slackware. Vincitrice quest'anno di diversi premi rilasciati da alcune riviste del settore. È la distribuzione che fa del Free Software il suo cavallo di battaglia. Ne esistono tre versioni, ognuna delle quali adatta ad un uso specifico, e con uno stadio di test diverso.

    Woody: È la “stable release”, ossia la versione ufficiale di Debian testata e “garantita”. Nel senso che tutti i pacchetti (programmi) che vi si trovano sono stati testati per molto tempo e possono ritenersi affidabili e sicuri al 99.9%.

    Sarge: È la “testing release”, ossia una versione con dei pacchetti più aggiornati della Woody, ma che non sono stati testati ancora a sufficienza per essere inseriti in Woody.

    Sid: È la “Unstable release”, ossia la versione con i pacchetti “all'ultimo grido”. Sono aggiornati ogni 24 ore circa. Ovviamente avendo degli aggiornamenti così frequenti si rischia di avere degli programmi con difetti di funzionamento di troppo.

L'installazione è molto spartana e può creare delle difficoltà a chi la installa per la prima volta, soprattutto se non lo ha mai avuto esperienze con Linux prima. È completamente aggiornabile/installabile dalla rete, nel senso che si può installare nel proprio sistema una parte minimale del sistema operativo per poi installare il resto del sistema scaricandolo interamente dalla rete. Questo è molto agevole in quanto ci evita di scaricare diversi CD che magari contengono software che a noi non interessa, e ci permette invece di installare solo quei programmi di cui abbiamo bisogno evitando così di sprecare banda inutilmente.

Il tipo di pacchetti utilizzati sono .deb, sono pacchetti utilizzati anche da altre distribuzioni.

Red Hat - http://www.redhat.com/

Fedora - http://fedora.redhat.com/

Da poco Red Hat ha annunciato di non fornire più il supporto per il progetto Red Hat Linux. Questo perché ha deciso di concentrarsi sulla sezione Enterprise. È nato così il progetto Fedora che ha lo scopo di portare avanti il progetto Linux nato dalle ceneri di quello RedHat, con il supporto di RedHat stessa.

Il progetto Enterprise riguarda soprattutto le aziende e vuole essere un prodotto mirato alla sicurezza e alla stabilità del sistema. Per questo motivo saranno rilasciate delle versione ogni 4-5 anni circa, duranti i quali saranno forniti aggiornamenti relativi alla sicurezza o a eventuali bachi software.

Il Progetto Fedora mira invece ad un'altra utenza, quella che vuole disporre di strumenti sempre aggiornati e dell'ultim'ora... senza dover prestare particolare attenzione alla stabilità e alla sicurezza del sistema (per stabilità intendiamo tempo di funzionamento di mesi o anni). Verrà rilasciata ogni 5-6 mesi circa. Attualmente è già disponibile la prima beta di Fedora Core 2.

RedHat è stata fondata nel 1995 da Bob Young e Marc Ewing. La prima release nasce come derivata della già collaudata Slackware. In seguito il progetto prende una forma propria e diventa una distribuzione a se stante. Utilizza il pacchetto .rpm, un pacchetto molto versatile e utilizzato da diverse distribuzioni come Suse e Mandrake, anche se con delle differenze.

L'installazione è di tipo grafico, e si basa su Anaconda. È semplice e abbastanza intuitiva. Anche RedHat e Fedora possono essere aggiornate online tramite il tool “apt” (ereditato da Debian) o Synaptic che è la sua interfaccia grafica.

Mandrake - http://www.mandrake.com

Nasce nel 1998 da Gael Duval. La prima versione si basa su RedHat, per poi prendere via via col tempo la sua identità ben precisa. Attualmente è molto diffusa, ed è conosciuta come la distribuzione “facile” per eccellenza.

L'installazione è di tipo grafico, molto semplice e veloce da installare. Usa la pacchettizzazione .rpm , anche la morfologia dell'albero del file system non è esattamente identica a quella di RedHat o Suse. Questo implica che molti pacchetti di RedHat potrebbero non andare bene su Mandrake o Suse e lo stesso per le altre che usano pacchetti rpm.

Gentoo - http://www.gentoo.org

Fondata da Daniel Robbins nel 2002, un ex sviluppatore per FreeBSD. L'idea è quella di rendere una distribuzione Linux molto vicina a quello che è il metodo di installazione e configurazioni dei sistemi operativi *BSD. Eredita da essi infatti l'idea dei ports, che qui si chiama ramo “portage” nel quale sono contenuti degli “script” (.ebuild) che permettono di scaricare, compilare e installare tutto il software di cui si necessita dalla rete. La vera novità sta nel fatto che per installare questa distribuzione bisogna compilarsi tutto, dal sistema base alle applicazioni più marginali. Questo non è proprio vero, esistono delle scappatoie per evitare di incorrere in molte ore di compilazione.

Non usa un tipo di pacchetto, usa semplicemente i sorgenti che vengono compilati e installati attraverso uno strumento, “emerge” che ne facilita la manutenzione e l'utilizzo.

Sicuramente la più complessa fra tutte le distribuzioni che sono presentate in questo testo.

Knoppix - http://www.knoppix.org/

Gnoppix - http://www.gnoppix.org/

eduknoppix - http://eduknoppix.dmf.unicatt.it/

KnopILS - http://knopils.linux.it/

Sono tutte distribuzioni “Live”. Ossia possono essere usate da CD senza essere installate su HD. Sono in tutto e per tutto uguali a una distribuzione Linux su disco rigido solo che girano su CD/DVD, quindi anche più lente visto che devono caricare tutto dal CD ed utilizzano esclusivamente la ram. Il vantaggio di questo tipo di distribuzioni e che si può portare con se il proprio sistema operativo preferito ovunque, senza il bisogno di un notebook, e piazzarlo nel primo lettore CD disponibile, senza invadere minimamente il sistema operativo che già è presente in quella macchina. Ognuna di esse ha la possibilità di essere installata su disco rigido in maniera molto semplice e automatica. Sicuramente un ottimo modo per dare un occhio al pinguino senza rischiare di danneggiare dati o risorse nel proprio computer.

Suse - http://www.suse.com

Suse, nasce nel 1993, anche se nei primi anni non si afferma molto. Lo farà comunque negli anni successivi. È una distribuzione a “pagamento”, nel senso che le immagini ISO dei suoi CD dell'ultima versione disponibile non sono scaricabili gratuitamente. È invece possibile scaricarsi tutto il ramo del CD e farsi a mano l'immagine ISO. La differenza è sottile ma esiste. È una mossa commerciale, molte persone non hanno la possibilità o la capacità di scaricare tutto il ramo di file dei CD di installazione e poi crearsi da esso un immagine ISO. Quindi molti preferiranno comprarla, prima di compiere un operazione del genere. Detto questo, parliamo un po' di questa distribuzione molto amata. Se Mandrake è ritenuta per eccellenza una distribuzione “facile” di certo Suse non è da meno. Ha un programma di installazione grafico, e molti strumenti grafici per configurare il sistema. Utilizza pacchetti rpm come altre distribuzioni citate in precedenza. La scatola oltre a contenere sette o più CD, contiene anche un manuale cospicuo di Linux.

2